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Tradizioni Siciliane per Capodanno
20/12/2022

Tradizioni Siciliane per Capodanno

Le tradizioni siciliane sono così tante che servirebbero diversi libri per raccontarle per bene una a una. Quando poi si avvicinano le feste, ecco che vediamo le città e i piccoli paesini della nostra regione, prepararsi alle celebrazioni più tipiche e classiche di Natale e Capodanno.

La tavola imbandita del Cenone

Così come in altre regioni meridionali, anche in Sicilia si prepara la tavolata con amici e parenti: il tutto ha inizio la mattina del 31 Dicembre, quando i “più grandi” cominciano a cucinare e preparare le leccornie tipiche della tradizione. 

Si tratta di una pratica che va avanti da generazioni e rappresenta uno di quegli aspetti che fa della famiglia siciliana una delle più unite in Italia, proprio perché dà importanza al concetto di coesione e collaborazione nella famiglia

SI comincia, ovviamente, con gli antipasti: olive, taglieri di salumi e formaggi, caponata, polpettine, tartine, crocchette e panelle, senza mai dimenticare le arancinelle, in attesa delle portate principali. Chiaramente, questo antipasto può durare ore e comprende anche diversi brindisi, magari con i vini tipici della tradizione siciliana. 

I primi piatti sono sia a base di pesce che a base di carne: spaghetti allo scoglio, pasta al forno o la lasagna. Ma sono i secondi piatti a essere ancora più radicati nella tradizione: baccalà impanato e fritto, sarde a beccafico, cotechino e lenticchie (che sono di buon augurio economico per il nuovo anno) e la classica insalata di arance. 

È chiaro che non possono mancare i dolci, parte integrante della tradizione culinaria dell’isola: cassata, torroni, cannoli e paste secche alla mandorla, ma anche il famoso “cannistru", pieno di frutta secca, che resterà in tavola fino alla fine della serata per la gola di chi resta a giocare a carte o a chiacchierare dopo cena.

Non dimentichiamo i riti scaramantici!

Oltre alla biancheria rossa (che è comune agli usi di diverse aree geografiche) le tradizioni del Capodanno in Sicilia possono essere molto peculiari: c’è chi si prepara un numero pari di acini d’uva, da ingerire allo scoccare della mezzanotte, o un bel cucchiaio di lenticchie, oltre a chi rompe i piatti vecchi. 

Chi vuole innamorarsi nel nuovo anno deve invece mangiare un melograno, così come, secondo il mito greco, fece Proserpina. 

In ultimo, anche in Sicilia c’è la tradizione del vischio, ma non per baciarsi: in base a un’antica credenza, va appeso sulle porte della propria abitazione la notte del 31 dicembre, per assicurarsi pace e serenità e allontanare gli spiriti maligni.

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