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Caduta capelli: temporanea vs progressiva
La caduta dei capelli è un fenomeno cui le donne possono andare incontro durante il cambio di stagione oppure quando arriva la menopausa.
Ma come è possibile distinguere quando la caduta dei capelli è temporanea oppure progressiva? Cerchiamo di capirlo insieme, analizzando le cause e l’evoluzione di questi due fenomeni.
Quando la caduta di capelli è progressiva
Volendo parlare in termini numerici, normalmente si possono perdere tra i 40 e gli 80 capelli ogni giorno: si parla di caduta progressiva quando se ne perdono più di 100 e tale fenomeno dura più di sei mesi.
Nelle donne, tale fenomeno colpisce la parte intorno al centro della testa, dove i capelli appaiono più fini e diradati, i due segni tipici della perdita progressiva dei capelli che, in alcuni casi, possono essere accompagnati da seborrea.
Tale caduta dei capelli può essere di matrice androgenetica, ovvero conseguente a uno squilibrio ormonale: in menopausa, gli estrogeni si riducono a vantaggio degli ormoni maschili (androgeni) che restano allo stesso livello. Tale evento, insieme a una eventuale disfunzione ovarica o della ghiandola surrenale, può portare a un'ipersensibilità dell’organismo della donna agli ormoni maschili, che porta a un indebolimento dei follicoli piliferi e causa un'accelerazione del ciclo di vita dei capelli.
Per ovviare a tale condizione, c’è chi ricorre al trapianto di capelli o ai trattamenti ormonali. CI teniamo a ricordare, però, quanto i trattamenti contro la caduta dei capelli, composti da principi attivi naturali, quali gli oli essenziali coadiuvato dall’azione di integratori alimentari, possono aiutare a frenare la caduta dei capelli e a supportare la ricrescita fisiologica.
Quando la caduta dei capelli è temporanea
La caduta temporanea dei capelli è un fenomeno del tutto fisiologico.
Essi tendono a rinnovarsi durante i cicli di crescita e, come anticipato, perdiamo tra i 40 e gli 80 capelli al giorno. Si tratta di un evento del tutto normale, spesso seguito da una ricrescita che, in genere, non porta a diradamento dei capelli perché il ciclo dei capelli non è simultaneo (ogni capello si trova in una fase diversa.
Certo, in alcune condizioni, la caduta dei capelli può aumentare come conseguenza di alterazioni del ciclo del capello, dovute a:
- Alterazioni di matrice endocrina: ipertiroidismo e ipotiroidismo;
- Alterazioni cutanee del cuoio capelluto;
- Assunzione di medicinali: trattamenti chemioterapici, terapie con antidepressivi, anticonvulsivanti e betabloccanti.
- Post-parto: a causa del recupero dell’equilibrio ormonale che può portare a un’abbondante caduta temporanea dei capelli;
- Cambi di stagione;
- Stress;
- Inquinamento atmosferico;
- Carenze di principi nutrizionali come ferro, zinco, e malnutrizione in generale;
La durata della caduta temporanea è inferiore ai 6 mesi e può colpire tutti i gruppi di età e i generi, sebbene le condizioni prolungate tendano a manifestarsi soprattutto tra i 30 e i 60 anni di età.
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